Giornata Internazionale del Sushi - 18 giugno
Sushi Significa semplicemente “riso stagionato”, ma è molto di più!
Sushi? Che cos’è?
Ormai lo conoscono e lo gustano in molti, giovani e meno giovani, il Sushi è il piatto giapponese più apprezzato nel mondo, è un cibo delizioso a base di riso cotto con aceto, zucchero e sale, guarnito con pesce crudo, come tonno e salmone, alghe nori e verdure. Accompagnato dalla tipica salsa wasabi, dallo zenzero marinato, ma anche da molti altri condimenti, il Sushi viene servito in molti ristoranti italiani e persino i più noti supermercati si sono organizzati per prepararlo quotidianamente nelle sue varietà. Frequente è la scelta di ordinarlo online e gustarlo a casa propria in famiglia o con gli amici. Sembra che sia facile da preparare anche in casa e, gli amanti della cucina, tutorial e ricette online alla mano, si cimentano, sempre più spesso, in questo piatto esotico così interessante.
Qual è il segreto del suo successo?
Probabilmente il segreto di tanto successo sta proprio nella sua varietà, nella possibilità di assaporare sfumature di gusti e percepire profumi molto gradevoli ai sensi. Ne esistono infatti molte versioni, secondo la combinazione dei ripieni e dei condimenti, ma anche in base alla maniera in cui viene presentato in tavola. Il pesce, generalmente crudo o, in alcune varianti cotto, viene appoggiato sul riso, arrotolato in una striscia di alga e disposto in rotoli. Non manca la variante vegetariana con il tofu al posto del pesce e tante verdure.
Quindi, quanti sono i tipi di Sushi?
La varietà del piatto nasce appunto dalla scelta dei ripieni e delle guarnizioni, dei condimenti e dalla maniera in cui vengono combinati. Gli stessi ingredienti possono essere assemblati in modi completamente diversi per ottenere svariati effetti di gusto. Il Makizushi o “Sushi arrotolato” è il tipo di sushi più familiare alla maggior parte degli occidentali, è generalmente avvolto nell’alga nori, il foglio di alga seccato che racchiude il riso e il ripieno. Altri tipi di Sushi sono il Futomaki, “rotoli larghi” con due o tre ripieni scelti in modo da completarsi a vicenda in gusto e colore, l’Hosomaki, “rotoli sottili” ripieni di salmone, ma che possono contenere anche il tonno o, più raramente, l'avocado, il Temaki che, per le sue maggiori dimensioni, va mangiato a morsi tenendolo con le dita, l’Uramaki con il ripieno al centro, circondato da un foglio di nori, uno strato di riso e una guarnizione esterna di un altro ingrediente, come uova di pesce o semi di sesamo tostati. Ci sono poi l’Oshizushi, ”Sushi pressato”, il Nigirizushi cioè il “Sushi modellato a mano”, il Chirashizushi, “Sushi sparpagliato” in una ciotola dove gli altri ingredienti vengono appunto mischiati, ma anche altri tipi ancora! Il Sashimi, a differenza del Sushi, che ha come ingrediente principale il riso, è composto invece di solo pesce crudo.
Perché il Sushi viene definito un fenomeno globale?
Il sushi è diventato un fenomeno globale negli ultimi trent’anni anni anche grazie alla formula “all you can eat”, utilizzata da molti ristoranti specializzati in questo tipo di ristorazione e che ha permesso, a questo piatto esotico, di introdursi sempre più frequentemente nelle abitudini alimentari occidentali. Si tratta comunque di una pietanza davvero salutare e nutriente, a basso contenuto di calorie e grassi, ricca di vitamine e minerali e, almeno così si legge, utile a ridurre il colesterolo e a rafforzare il sistema immunitario (speriamo sia veramente così…).
La storia del Sushi?
Pare siano stati i monaci buddisti, provenienti dalla Cina, ad averlo introdotto in Giappone, addirittura nel VII secolo, ma la sua diffusione è avvenuta molto più tardi, ai primi dell’800, nell’odierna Tokyo, dove un certo Hanaia Yonei avrebbe inventato il primo Nighirizushi, cibo da strada, venduto su bancarelle di legno. Quella tradizione era destinata a resistere fino ad oggi, conquistando il gusto occidentale e diventando, addirittura, una vera e propria moda.